“Vivere in mezzo alla natura, vivere di essa, e lavorare in questo nostro territorio umbro, così dolce e aspro al tempo stesso, è la nostra più grande aspirazione oltre che un’opportunità ereditata con orgoglio dai nostri avi".

・Roberto Ercolanetti・

Tutto è iniziato da..

Il nostro viaggio è iniziato con nonno Tito Ercolanetti (1902 – 1986) che nasce e vive a Bettona, piccolo paese tra i colli dell’Umbria, il “Cuore verde d’Italia”, a soli 12 km da Assisi, la città di San Francesco. 

È qui che Tito apprende e poi tramanda le tradizioni dell’agricoltura e dell’allevamento, quelle che sono ancora oggi rispettate dall’azienda di famiglia. Oltre ad essere un bravissimo allevatore, Tito era anche un esperto di potatura degli olivi, una pratica molto importante per la vegetazione della pianta e per la produzione delle olive.  Dopo la Prima Guerra Mondiale, nel momento in cui la crescita economica del paese stava ripartendo, lavora con passione e sacrificio all’interno di uno dei primi oleifici della zona.  

Tito sposa Elvira, donna forte ma estremamente rassicurante, completamente dedita alla famiglia e cardine tra le forti personalità del marito e del secondogenito Renato, arrivato circa dieci anni dopo la sorella Lina, nel 1936. Al giovane Renato, Tito insegna i trucchi del mestiere, trasmettendogli non solo la propria passione ma anche la conoscenza e l’esperienza maturata negli anni. Sarà poi Renato a continuarne l’opera, accudendo con sapere e dedizione gli oliveti ereditati dal padre, producendo ogni anno il prelibato e prezioso olio extravergine di oliva e realizzando con le proprie mani un bellissimo e caratteristico agriturismo immerso tra le verdi fronde argentate degli olivi, “La Macina di Bettona”.

Renato sposa Maria, e nel 1967 nasce Roberto, il loro unico figlio. Anche Roberto, come suo padre e suo nonno prima di lui, nutre un profondo amore per il territorio e manifesta una chiara affinità con la natura. È negli anni ’80 che la famiglia conosce l’enorme progresso nelle tecniche di estrazione dell’olio Evo; tecniche, che senza dubbio, avrebbe entusiasmato anche nonno Tito, lui che si era servito principalmente della forza delle proprie braccia. 

Grazie a Roberto, ai suoi genitori, a sua moglie Laura e ai loro 4 figli Luca, Lisa, Andrea e Francesco, finalmente tutti i sacrifici di nonno Tito sono sbocciati con la nascita del Frantoio Ercolanetti.  È a questa attività che Roberto si dedica insieme alla collaborazione del primogenito Luca (1994), colui che rappresenta la quarta generazione di cultori, oltre che coltivatori, di olivi e produttori di olio extravergine di oliva Ercolanetti. 

Con il continuo studio, tanta pratica e macchinari di ultima generazione che permettono di produrre un olio di alta qualità, la famiglia Ercolanetti, con i suoi 12 mila olivi circa, produce dai 25,000 ai 30,000 litri di olio ogni anno. L’olio Ercolanetti, oltre ad essere un olio extravergine DOP, dal 2018 usufruisce della denominazione Monocultivar Moraiolo; l’oliveto appartiene infatti alla fascia dei Colli Martani, una delle 4 aree alle quali viene riconosciuta tale denominazione. L’olivicoltura è quindi composta all’ 80% da olivi di specie Moraiolo, e al restante 20% da varietà quali Frantoio, Leccino, Dolce Agogia, e in minima parte Raggio e Pendolino. 

Si tratta di una denominazione molto importante per l’azienda, poiché il Moraiolo produce un olio Extra Vergine di Oliva qualità elevata, dal colore verde brillante, dalla bassa acidità e dall’alto contenuto di polifenoli; sono questi a determinarne colore, profumo e aroma, oltre che a conferire all’olio stabilità e qualità nutrizionali salutistiche. I polifenoli, compiono inoltre anche azione antibatterica, antivirale, e antiossidante, prevenendo in questo modo malattie cardio-vascolari e neurodegenerative.